L’aumento del benessere dei dipendenti e l’efficientamento dei flussi e dei processi lavorativi non sono gli unici motivi validi per implementare misure di welfare aziendale. La legge, infatti, consente alle imprese che decidono di attivare piani di welfare di ottenere benefici fiscali e contributivi molto vantaggiosi.

Il Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), entrato in vigore nel 1986, e le leggi di stabilità più recenti rappresentano il punto di riferimento principale per la gestione del welfare aziendale. Per sapere quali sono le misure che consentono alle aziende di accedere alle agevolazioni fiscali, infatti, bisogna conoscere in modo dettagliato queste leggi.

In particolare, gli articoli 12, 51, 95 e 100 del TUIR che, oltre ad indicare quali sono i servizi che non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente, forniscono alle imprese le linee guida da seguire per accedere ai vantaggi fiscali del welfare aziendale.

1. Deducibilità delle spese welfare

Il primo vantaggio fiscale del welfare aziendale per le imprese è la possibilità di dedurre tutto ciò che viene speso per erogare i servizi che rientrano nel piano, come previsto dall’art. 95, comma 1, del TUIR. Questi costi, infatti, non vanno a sommarsi al reddito aziendale e l’ammontare dell’imponibile si riduce.

Nel dettaglio, le aziende possono dedurre l’intera somma spesa per le prestazioni di welfare purché questa non superi la soglia di 3.000 euro all’anno per i benefit assegnati a dipendenti con figli fiscalmente a carico, come previsto dall’art.40 del Decreto Legislativo n. 48 del 2023. Per i servizi erogati a favore di tutti gli altri dipendenti, il limite resta fissato a 258,23 euro.

L’articolo 100 del TUIR mette un paletto. Stabilisce che la deducibilità del welfare aziendale è ammessa esclusivamente nel caso in cui i servizi vengano erogati alla totalità dei lavoratori o ad una categoria omogenea di dipendenti.

La legge di Stabilità del 2016, che ha modificato il TUIR e potenziato le agevolazioni fiscali per le imprese che concedono prestazioni di welfare, ha introdotto un’importante novità: per poter dedurre i costi sostenuti, i servizi proposti devono essere previsti dal contratto nazionale collettivo oppure dal regolamento aziendale, cioè da accordi non modificabili e non revocabili nel periodo in cui sono in vigore.

In quest’ultimo caso, all’interno del regolamento aziendale deve essere data indicazione dei riferimenti normativi, dei servizi scelti dall’impresa, dei beneficiari, delle istruzioni da seguire e dei tempi per usufruirne. Spetta all’azienda decidere se inserire nel regolamento servizi uguali per tutti oppure lasciare al dipendente la possibilità di scegliere tra una rosa di alternative.

Se, invece, le misure di welfare non sono concesse sulla base di contratti nazionali collettivi o di regolamenti aziendali, ma derivano da un’iniziativa volontaria dell’impresa, è possibile dedurre solo lo 0,5% (5 per mille) delle spese sostenute, come indicato al comma 1 dell’art. 100 del TUIR.

Dal momento che la legge fissa il limite di deducibilità allo 0,5% per i soli servizi che l’azienda sostiene volontariamente, l’impresa ha diritto alla deducibilità totale se quei servizi sono offerti nell’ambito di un accordo vincolante per l’azienda stessa, come nel caso di un regolamento unilaterale o di un’intesa sindacale.

2. Esenzioni e crediti d’imposta

Il welfare aziendale è esentasse. Questo è un vantaggio per le imprese che lo concedono perché offre loro la possibilità di aumentare gli stipendi dei lavoratori senza però aumentare il costo del lavoro con le tasse che dovrebbero pagare per i dipendenti.

Supera la soglia di 258,23 euro o di 3.000 euro (per i benefit concessi ai dipendenti con figli fiscalmente a carico), però, l’impresa deve versare i contributi sul valore che eccede il limite. I limiti di esenzione possono variare di anno in anno. Per non incorrere in sanzioni, è fondamentale restare aggiornati sulle normative in vigore.

I crediti d’imposta non sono direttamente correlati al welfare aziendale. In alcuni contesti, questi incentivi finanziari vengono applicati per promuovere o sostenere programmi di welfare. Ad esempio, sono previsti crediti d’imposta per le imprese che implementano programmi di formazione e crescita professionale per i propri dipendenti. Questi rientrano nell’ambito del welfare perché contribuiscono ad aumentare le competenze dei lavoratori e favoriscono il raggiungimento di un maggiore benessere.

3. Contributi pensionistici agevolati

Le aziende che erogano servizi di welfare aziendale a favore dei dipendenti non sono obbligate a versare i contributi INPS. Questo significa che i benefit concessi non comportano il versamento di contributi a fini pensionistici a carico dell’azienda.

Tra i vantaggi fiscali del welfare aziendale per i dipendenti, ma di cui possono beneficiare anche le imprese, c’è la possibilità di convertire, in tutto o in parte, il premio di risultato in contributi per il fondo pensione al quale il lavoratore è iscritto. Questo comporta un’esenzione integrale del premio dai contributi dovuti all’INPS per la pensione. Sia i dipendenti che le aziende possono risparmiare l’aliquota prevista del 9,19%.

È bene tenere a mente che, nonostante non vi sia l’obbligo di versare i contributi INPS per i servizi di welfare aziendale, la normativa prevede la possibilità di versare quote di welfare ad un fondo di previdenza integrativa. I dipendenti, infatti, possono decidere di versare tutto o una parte del proprio credito welfare al fondo di previdenza integrativa al quale sono iscritti. La mancata contribuzione INPS viene così compensata con la conversione del premio in pensione integrativa.

Un piano di welfare aziendale è efficace e realmente vantaggioso solo se costruito intorno alle reali esigenze dell’impresa e dei dipendenti. Consulenza e pianificazione strategica sono indispensabili perché funzioni. Noi di Emmeduea abbiamo maturato una profonda esperienza nella consulenza finanziaria per le aziende e possediamo le competenze adatte per fornirti una panoramica chiara e completa dell’andamento della tua azienda e aiutarti ad individuare la soluzione migliore per raggiungere i tuoi obiettivi di business.