La diagnosi energetica è un processo di indagine che viene eseguito per analizzare il consumo energetico di un edificio, di un impianto o di un’attività. Il suo obiettivo è identificare le possibili inefficienze e suggerire gli interventi da attuare per migliorare le prestazioni energetiche e ridurre i costi. È un investimento lungimirante che consente di avere una panoramica completa sull’andamento del consumo di energia, sia in termini qualitativi che quantitativi. Serve a costruire le basi informatiche, tecniche e procedurali per avviare un percorso di efficientamento energetico. Vediamo in cosa consiste la diagnosi energetica, chi è obbligato a redigerla e a chi rivolgersi per una valutazione accurata e a norma di legge.

In cosa consiste la diagnosi energetica

A livello nazionale, il riferimento normativo è il Decreto Legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 che, in attuazione della Direttiva Europea 2012/27/UE, definisce la diagnosi energetica una procedura sistematica che mira a fornire un’adeguata conoscenza del consumo energetico di un edificio, di un’attività, di un impianto industriale o commerciale e di servizi pubblici o privati. È uno strumento che permette di conoscere in modo dettagliato le tendenze di consumo della realtà esaminata e di individuare le opportunità di risparmio energetico e le misure correttive più efficaci da mettere in atto per perseguire i seguenti obiettivi:

  • aumentare l’efficienza energetica;
  • diminuire la spesa energetica annuale, attraverso azioni che promuovono la riduzione dei consumi, strategie di gestione e ottimizzazione dei processi produttivi e interventi di manutenzione preventiva;
  • diminuire le emissioni di gas;
  • razionalizzare i flussi energetici;
  • implementare tecnologie di risparmio;
  • riqualificare il sistema energetico;
  • migliorare l’impronta ambientale della propria attività.

La diagnosi energetica deve essere pianificata con molta attenzione e per essere condotta in modo corretto deve tenere conto di una serie di dati, informazioni e attività da svolgere, tra cui:

  • informazioni relative al professionista che redige la diagnosi energetica;
  • dati relativi al cliente;
  • unità di misura, valori di riferimento adottati in fase di esame, metodo di raccolta e valutazione dati;
  • indicazione del periodo in cui viene eseguita la valutazione;
  • caratterizzazione delle materie prime utilizzate;
  • descrizione del processo produttivo;
  • analisi delle bollette e monitoraggio del consumo energetico attuale;
  • definizione e calcolo degli indicatori di prestazione energetica;
  • definizione e descrizione dei modelli energetici utilizzati;
  • confronto degli indicatori di prestazione energetica individuati con quelli di riferimento specifici;
  • nota sugli interventi effettuati in passato;
  • valutazione di possibili nuovi interventi di efficientamento energetico;
  • sintesi degli interventi eseguiti.

Stabilire a priori il costo di una diagnosi energetica non è possibile. La quotazione è estremamente variabile e dipende da diversi fattori, tra cui l’ubicazione e le dimensioni dell’edificio sottoposto ad esame, la complessità dei processi produttivi e il numero di vettori energetici. In linea di massima, il prezzo varia dai 1.000 ai 16.000 euro. Le media si attesta ad un valore di circa 7.000 euro. Una volta eseguita, la diagnosi energetica ha una validità di 4 anni.

Chi è obbligato a redigerla

Il Decreto Legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 ha introdotto l’obbligo di eseguire la diagnosi energetica, con cadenza quadriennale e con il supporto di tecnici qualificati, per alcune tipologie di aziende, quali:

  • grandi imprese, che hanno un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro, più di 250 dipendenti o un bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro;
  • aziende energivore, i cui nomi sono iscritti negli elenchi delle imprese a forte consumo di energia elettrica pubblicati sul portale della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).

Il Decreto Legislativo n. 73 del 14 luglio 2020 ha modificato il Decreto Legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 e ha introdotto nuovi obblighi. Tutte le imprese energivore sono tenute ad eseguire un intervento di efficienza energetica nell’intervallo di tempo che intercorre tra la presentazione di una diagnosi energetica e l’altra (4 anni), indipendentemente dalla loro dimensione. In alternativa, possono decidere di implementare un sistema di gestione dell’energia ISO 50001. Le organizzazioni non classificabili come grandi imprese o aziende energivore e le Imprese certificate EMAS, ISO 50001 e/o EN ISO 14001 sono esenti dall’obbligo di eseguire la diagnosi energetica. Scegliere di redigere una diagnosi energetica anche quando non si è obbligati a farlo è un’opportunità per le imprese che desiderano sapere cosa accade all’interno dei loro stabilimenti produttivi e capire come ottimizzare i consumi e i costi. In questo modo, le organizzazioni dimostrano un grande senso di responsabilità e rispetto nei confronti dell’ambiente.

A chi rivolgersi

La diagnosi energetica deve essere eseguita e redatta da soggetti e organismi certificati da Enti accreditati secondo la normativa tecnica, quali:

  • Auditor Energetici;
  • Società E.S.Co. (Energy Service Company);
  • Esperto di Gestione dell’Energia (E.G.E.), che la normativa distingue tra E.G.E. civile e E.G.E. industriale. Quello civile è specializzato nelle indagini delle infrastrutture, dei trasporti, dell’edilizia pubblica e privata e degli insediamenti urbanistici. Quello industriale, invece, è formato per eseguire la diagnosi energetica nelle aziende produttive.

Una volta scelto il soggetto o l’organismo certificato che offre il servizio di diagnosi energetica, il processo si articola nelle seguenti fasi e attività:

  • contatti preliminari;
  • comunicazione tra committente e prestatore;
  • incontro preliminare per inquadrare confini, limiti e obiettivi della diagnosi energetica;
  • valutazione dei flussi energetici;
  • misurazioni e sopralluoghi per la raccolta dei dati;
  • analisi dei dati misurati e raccolti;
  • attività di dettaglio della diagnosi energetica;
  • redazione del rapporto finale.

La diagnosi energetica comporta evidenti benefici in termini di impatto ambientale e permette alle imprese di conoscere in modo approfondito il funzionamento dei loro stabilimenti, individuando eventuali inefficienze e margini di miglioramento. Noi di Emmeduea abbiamo maturato una profonda esperienza nel settore e siamo al fianco delle imprese che desiderano intraprendere efficaci percorsi di diagnosi energetica, sia essa obbligata che volontaria. Il nostro servizio di consulenza di energy management è pensato per aiutare le aziende a gestire l’energia elettrica in modo responsabile, con un occhio di riguardo verso la sostenibilità ambientale.