Raggiungere l’efficienza energetica in azienda è un obiettivo prioritario per molte imprese che desiderano ottimizzare i consumi, ridurre i costi operativi e mitigare l’impatto ambientale delle proprie attività. Per farlo è necessario adottare un approccio strutturato e definire un piano d’azione dettagliato. Il percorso di efficientamento energetico nelle aziende prevede investimenti iniziali più o meno ingenti, profittevoli nel breve e nel lungo periodo. I vantaggi vanno oltre il mero risparmio economico: le imprese possono beneficiare di una maggiore competitività e di una migliore brand reputation. I passaggi chiave per raggiungere l’efficienza energetica in ambito aziendale sono 5:
- consulenza preliminare;
- diagnosi energetica;
- monitoraggio dei consumi;
- gestione rapporti e pratiche;
- redazione di dichiarazioni annuali di consumo.
1. Consulenza preliminare
La consulenza preliminare è il primo passo verso l’efficientamento energetico. In questa fase, le aziende sono chiamate a rivolgersi ad esperti qualificati che possiedono le competenze adatte per identificare eventuali opportunità di miglioramento in termini di risparmio. Per individuare punti deboli e aree di intervento prioritarie viene condotta un’analisi che si articola nelle seguenti fasi:
- valutazione dei consumi energetici. Gli esperti osservano i livelli di consumo dell’impresa e le relative spese. Questo aiuta a comprendere come e dove viene utilizzata l’energia e a individuare le aree che consumano di più;
- valutazione delle infrastrutture e degli impianti. Questo esame serve per individuare eventuali criticità o inefficienze. La valutazione può riguardare, per esempio, l’isolamento termico degli edifici, l’efficienza degli impianti di illuminazione e la taratura degli impianti di climatizzazione;
- identificazione delle opportunità di miglioramento. Sulla base dell’osservazione dei consumi e della valutazione delle infrastrutture e degli impianti, gli esperti individuano le opportunità di miglioramento in termini di efficienza energetica. Queste possono includere l’installazione di sistemi di monitoraggio, l’adozione di tecnologie più efficienti e l’ottimizzazione degli orari di utilizzo degli impianti;
- valutazione degli incentivi e delle normative. Durante la consulenza preliminare, vengono anche valutati gli incentivi e le normative vigenti nel settore dell’efficienza energetica, al fine di fornire informazioni sulle possibili agevolazioni fiscali o finanziarie e sulle norme da rispettare;
- elaborazione di un piano di azione. Al termine della consulenza, gli esperti elaborano un piano di azione personalizzato per l’azienda. Questo include raccomandazioni specifiche e fornisce indicazioni sulle azioni da intraprendere, i tempi di realizzazione e le stime dei risparmi energetici e finanziari attesi.
La consulenza preliminare è una solida base da cui partire per intraprendere un percorso responsabile e consapevole di efficientamento energetico in ambito aziendale.
2. Diagnosi energetica
Una volta completata la consulenza preliminare, si procede con la diagnosi energetica, ovvero con la valutazione approfondita e dettagliata dei consumi energetici dell’azienda. Questa procedura ha lo scopo di quantificare le opportunità di risparmio sotto il profilo costi-benefici e di identificare le azioni correttive da mettere in atto per minimizzare i consumi. La diagnosi energetica può considerarsi completa quando vengono svolte le seguenti attività:
- analisi dei dati. Si raccoglie e analizza un ampio insieme di dati, che può includere informazioni sulle bollette, i registri di consumo, i dati relativi agli impianti e alle infrastrutture. Questo passaggio consente di ottenere una visione chiara dei consumi energetici attuali dell’azienda;
- esame degli impianti e delle infrastrutture. Gli esperti valutano l’efficienza e l’efficacia degli impianti e delle infrastrutture e identificano eventuali guasti o obsolescenze che influiscono sui consumi energetici;
- analisi delle modalità d’uso dell’energia. Viene esaminato come l’energia viene utilizzata all’interno dell’azienda, identificando i processi, le attività e le operazioni che richiedono un consumo energetico significativo. Questa analisi può rivelare aree in cui è possibile apportare miglioramenti, come l’ottimizzazione dei tempi di utilizzo delle attrezzature, l’implementazione di sistemi di controllo automatico e l’introduzione di pratiche di lavoro più efficienti dal punto di vista energetico.
- misurazione delle prestazioni energetiche. Vengono utilizzati strumenti e metodi specifici per misurare le prestazioni energetiche degli impianti e delle infrastrutture. I dati raccolti permettono di stabilire indicatori chiave di prestazione energetica. La misurazione può includere parametri come il rendimento degli impianti, il fattore di potenza e l’efficienza dei motori.
Sulla base dei dati raccolti e delle valutazioni effettuate, la diagnosi energetica fornisce un quadro dettagliato dei consumi energetici dell’azienda e delle opportunità di miglioramento in termini di efficienza.
Monitoraggio dei consumi
Dopo aver eseguito gli interventi per migliorare il livello di efficienza energetica in azienda, il monitoraggio dei consumi è essenziale per valutare l’efficacia delle misure adottate. Esistono strumenti specifici e sistemi avanzati che consentono di raccogliere dati in tempo reale e generare report analitici che aiutano a valutare le prestazioni energetiche dell’impresa nel corso del tempo e a rilevare eventuali variazioni o anomalie da risolvere. Questo è il procedimento da seguire per effettuare il monitoraggio dei consumi nel modo corretto:
- installazione di sistemi di monitoraggio. È essenziale dotarsi di strumenti e sistemi di monitoraggio adeguati a raccogliere dati in tempo reale sui consumi energetici dell’azienda. Questi possono includere sensori, contatori digitali, software di monitoraggio e altri dispositivi tecnologici in grado di registrare e trasmettere le informazioni pertinenti;
- raccolta e registrazione dei dati. I dati energetici raccolti dai sistemi di monitoraggio devono essere registrati e organizzati in modo sistematico. Questo passaggio prevede la registrazione delle letture dei contatori, l’archiviazione dei dati in database dedicati e la creazione di report periodici. È importante mantenere una documentazione accurata per poter analizzare i dati nel tempo;
- analisi dei dati. Una volta raccolti i dati, è necessario analizzarli per identificare eventuali tendenze o variazioni significative nei consumi. L’obiettivo è individuare potenziali fonti di spreco energetico e adottare le misure correttive appropriate.
Attraverso l’acquisizione di dati accurati, l’analisi e il monitoraggio continuo è possibile individuare e affrontare eventuali inefficienze, ridurre i costi e migliorare l’efficienza energetica dell’azienda.
4. Gestione rapporti e pratiche
È fondamentale saper gestire nel modo corretto i rapporti e le pratiche relative all’efficientamento energetico dell’impresa. Questo implica la messa a punto di strategie in grado di favorire la riduzione degli sprechi e l’adozione di comportamenti responsabili da parte di tutti i membri dell’organizzazione. Per una gestione efficace dei rapporti e delle pratiche che riguardano l’efficienza energetica è necessario prestare attenzione ai seguenti aspetti:
- politiche interne. È importante adottare politiche aziendali che promuovano l’efficienza energetica e dettino le linee guida da seguire;
- acquisti responsabili. Si consiglia di integrare i criteri di efficienza energetica negli acquisti aziendali, privilegiando fornitori e prodotti a basso consumo energetico o provenienti da fonti rinnovabili;
- formazione e sensibilizzazione. È fondamentale investire nella formazione del personale per educare i dipendenti all’uso consapevole dell’energia. È altrettanto importante sensibilizzarli sugli obiettivi aziendali in termini di efficientamento energetico e coinvolgerli attivamente nel raggiungimento degli stessi;
- collaborazioni e partenariati. L’azienda può beneficiare di collaborazioni e partenariati con enti esterni, come consulenti energetici, fornitori di servizi energetici o associazioni di settore. Queste collaborazioni possono offrire supporto tecnico, consulenza specializzata e opportunità di scambio di best practice. Inoltre, possono facilitare l’accesso a finanziamenti e incentivi per progetti di efficienza energetica;
- conformità normativa e adempimenti legali. È importante conoscere le normative nazionali e locali sull’efficienza energetica per adempiere agli obblighi legali, come quello del reporting energetico, e per sapere quali sono le opportunità offerte dai programmi governativi in termini di incentivi e finanziamenti.
La gestione efficace dei rapporti e delle pratiche relative all’efficienza energetica permette di creare ambienti di lavoro consapevoli, impegnati e responsabili.
5. Redazione di dichiarazioni annuali di consumo
Nel percorso di efficientamento energetico dell’azienda, la redazione di dichiarazioni annuali di consumo riveste un ruolo cruciale. Queste dichiarazioni consentono di valutare le prestazioni energetiche dell’azienda nel corso dell’anno, nonché di capire se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti e se ci sono aree in cui è necessario migliorare. Nel dettaglio, la redazione delle dichiarazioni annuali di consumo energetico si articola nelle seguenti fasi:
- analisi delle prestazioni. I dati raccolti nel corso dell’anno attraverso appositi sistemi di monitoraggio devono essere analizzati attentamente per identificare pattern di consumo, fluttuazioni stagionali e aree ad alto spreco su cui è necessario intervenire con azioni correttive;
- definizione degli obiettivi. Sulla base dei dati raccolti e analizzati, è possibile stabilire obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica per l’anno successivo. Gli obiettivi devono essere realistici, misurabili e orientati verso una riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di carbonio. L’azienda deve impegnarsi a raggiungere questi obiettivi attraverso l’implementazione di misure e strategie specifiche;
- reportistica e divulgazione. Alla fine dell’anno, l’azienda redige una dichiarazione di consumo che riporta in modo chiaro e accurato i dati relativi ai consumi energetici e alle emissioni di carbonio. Questo documento può essere reso disponibile sia internamente ai dipendenti e ai dirigenti dell’azienda che esternamente agli stakeholder e alle autorità competenti;
- valutazione delle opportunità di miglioramento. La dichiarazione annuale di consumo permette di valutare le sfide e i successi dell’anno trascorso e individuare nuove opportunità di miglioramento per il futuro. L’azienda può valutare l’efficacia delle misure adottate e pianificare strategie per raggiungere livelli ancora più elevati di efficienza energetica.
Le dichiarazioni annuali di consumo sono uno strumento di cui le aziende possono servirsi per dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità e creare una base solida per migliorare i livelli di efficienza energetica nel tempo. Ogni organizzazione è unica e può richiedere soluzioni personalizzate per affrontare con successo un percorso di efficienza energetica. Noi di Emmeduea conosciamo a fondo le necessità delle imprese e siamo pronti ad ascoltarti per aiutarti ad individuare la soluzione più adatta ai bisogni della tua azienda e agli obiettivi che intendi raggiungere. Il nostro servizio di consulenza di energy management è pensato per supportare chi come te desidera gestire al meglio i consumi energetici e ottimizzarli.